
Recentemente, ho avuto una sorprendente rivelazione riguardo alla differenza tra semplici conoscenze e le persone che consideravo e si professavano amiche. Questo processo di introspezione è emerso in un periodo particolarmente difficile della mia vita.
In un momento di sconforto, che non è stato isolato ma piuttosto l'ultimo di una serie di difficoltà da questa estate ad oggi, ho trovato un inaspettato sostegno da persone con cui ho una conoscenza più limitata. Costoro, pur non essendo intimi amici, si sono mostrati incredibilmente solidali e presenti, offrendomi conforto e ascolto. Questo mi ha lasciato piacevolmente sorpresa e mi ha fatto riflettere su quanto le persone possano essere empatiche e generose anche senza un legame profondo del resto, pensandoci bene, quante volte anch’io come tale ho dimostrato di esserlo con persone che sono sempre state solamente delle semplici conoscenze e credo che indipendentemente da amicizia o meno, il lato umano è quello o dovrebbe essere quello che sempre prevalere.
Al contrario, la mia delusione è stata altrettanto grande nel constatare che una persona che ho sempre considerato amica, e che si è sempre professata tale, non è stata in grado di offrirmi lo stesso livello di sostegno. Questa persona, che ho sempre ritenuto sensibile e attenta, si è dimostrata distante e poco presente nel momento dell’ultimo accadimento d'altro canto, non ne ho certo colpa io se gli avvenimenti poco gradevoli da questa estate a questa parte mi stanno perseguitando. La delusione è stata così intensa che ho deciso di interrompere ogni tipo di comunicazione con lei, dai messaggi alle telefonate. Mi sono resa conto che anche lei non ha fatto nessuno sforzo per cercarmi, se non per contatti superficiali sui social network e quello che mi ha delusa più di tutto, è stato che non mi abbia mai chiesto niente di come stia procedendo la salute del mio familiare che è mio marito, nonostante fosse al corrente della situazione e lo conosca personalmente anche se non più di tanto ma comunque, lo conosce.
Questo periodo di difficoltà mi ha insegnato molto su coloro che posso realmente contare nei momenti difficili. Ha messo in luce la vera natura dei rapporti che mi girano attorno, evidenziando come alcune persone, pur essendo solo conoscenze superficiali, possano dimostrarsi incredibilmente solidali, mentre altre, che consideravo amiche, possano deludere profondamente. Niente di nuovo... ma il mio stupore è che non credevo potesse dimostrarsi così poco attenta e sensibile proprio colei con la quale pensavo di avere un rapporto piuttosto amichevole e sincero.
Tale esperienza mi ha confermato di rivalutare le mie aspettative e a riconoscere il valore delle persone e una volta in più, testimonia che le persone non si finisce mai di conoscerle sia nel bene che nel male.
Ero io a commentare poco fa 😘
La cosa non mi sorprende dal momento che la cosa mi è successa più volte nella vita. Fortunatamente ho facilità di relegate nella più totale indifferenza le persone in questione. Un abbraccio Giusy
Cara Giusy, capisco il tuo sconforto. Ne so qualcosa perché, vivendo sola da parecchi anni, ho imparato che difficilmente si trova qualcuno di cui potersi fidare o anche solo appoggiare totalmente, ed ho capito che posso contate solo su me stessa nonostante abbia un paio di amicizie veramente affettuose e fidate. Tuttavia bisogna considera che gli ultimi anni della nostra vita sono stati massacrati da tanti problemi planetari che hanno reso un po' tutti meno predisposti verso il prossimo, non per cattiveria o disinteresse, ma perché ci hanno obbligato a doverci difendere e riservare le nostre energie per i nostri momenti bui. So che non è consolante, però è la triste realtà. Ti abbraccio forte. Nadia (Evaporata)
Purtroppo ho imparato da tempo a contare solo su me stessa nelle difficoltà o anche solo nei momenti di sconforto, perché anche quando ho ricevuto attenzione e aiuto, mi sono resa conto che non c'era reale interesse verso di me. Gli amici veri sono rarissimi e vanno custoditi come gioielli preziosi. Mi spiace per i problemi di tuo marito, non ne ero a conoscenza, ricordo solo la perdita della tua amata zia, di cui tu stessa hai chiesto di non parlare per non soffrirne ulteriormente. Un abbraccio.
Ho riscontrato anche io tanta vera vicinanza da persone con cui non ho un vero e continuativo legame . E credo che la spontaneità forse nasce proprio in un "ambiente " in cui i legami ( con doveri e responsabilità) non ci sono. ma la vita è fatta di responsabilità e dell'esserci . E quindi se una persona con cui ho un legame forte non c'è quando ho bisogno , la lascio andare .